Tag Archives: Virale

Campagna contro l’abuso del termine “virale”

Lo leggo molto spesso sui siti dei consulenti markettari e allora ho deciso di imbastire la mia personale campagna contro l’abuso del termine “virale”, cioè quando usato come aggettivo per un prodotto che è ancora in fase di ideazione, progettazione o realizzazione.

Esempio: “Adesso scrivo un articolo virale”, oppure “Il cliente ha commissionato un video virale”.

Reality check: in fase di produzione di qualcosa, l’aggettivo “virale” non può essere attribuito al prodotto che deve ancora nascere, perché la viralità è un fenomeno che si manifesta, solo a volte, quando il prodotto è stato ultimato e presentato al pubblico.

Grafico degli influencer

Visualizzazione di fenomeno virale scaturito dalla pubblicazione di un precedente articolo.

Nessuno direbbe: “Questa mattina devo scrivere un articolo famoso” o “Sto scrivendo il soggetto di un film popolare”, perché gli aggettivi “famoso” e “popolare” non sono una caratteristica intrinseca del prodotto o un attributo col quale il prodotto nasce.

Per la stessa ragione, non si può produrre niente di virale. Al massimo si può produrre qualcosa che poi la gente diffonderà viralmente, perché considerato molto interessante.

L’abuso del termine “virale” che osservo in giro, al di là delle considerazioni sulla presunzione di chi vorrebbe far credere di poter produrre qualcosa di intrinsecamente virale, è un uso errato della logica e genera un’aberrazione linguistica.

Il mio consiglio è di togliersi dalla testa l’aggettivo “virale” quando attribuito a qualcosa che deve ancora nascere, tornare a produrre cose interessanti e vivere la viralità come una possibile conseguenza della qualità del proprio lavoro, non come un prodotto da supermercato da includere nella lista della spesa da proporre ad un cliente.

La viralità è un riconoscimento concesso dalla gente, non una caratteristica infusa dal realizzatore.

My two cents.

Cagate SEO virali: web analysis di un fenomeno sociale

Mi sono reso conto con un po’ di stupore di non aver ancora affrontato su questo blog il tema della web analysis, se non in modo indiretto.

In realtà sono estremamente affascinato dallo studio e dall’interpretazione dei fenomeni sociali su Internet e in particolare sono attratto da una web analytics che:

  • prende le distanze dai calcoli statistici fini a sé stessi: possedere numeri senza applicarvi chiavi di lettura qualitative non mi interessa
  • è focalizzata sull’interpretazione dei fenomeni
  • parte da dati grezzi per estrarre informazioni latenti attraverso metodologie custom (mi hanno fatto notare che “metodologie custom” nun se po sentì. lo lascio per autopunirmi)

Per dirla in altre parole, lo scriptino che si limita a conteggiare eventi mi interessa molto poco e sono più stimolato nel creare da me soluzioni di analisi personalizzate in grado di fornire informazioni che solitamente non si trovano facilmente in giro.

Siccome un po’ di settimane fa ho scritto un articolo che è stato molto condiviso tra gli addetti ai lavori (quello delle “10 cagate SEO“) ho pensato di approfittarne per studiare il fenomeno di condivisione e per illustrarvi la metodologia seguita ed i software che ho utilizzato.

Mi auguro che l’attività e le considerazioni che condividerò possa esservi di spunto per svolgere analisi simili.

L’articolo continua, leggi il resto… »