Migliorare l’indicizzazione con le priorità delle sitemap

Se c’è uno strumento SEO che a mio parere viene spesso sottovalutato è quello dell’attributo priority delle sitemap XML.

PriorityIn tanti anni ho osservato una gestione dei file sitemap poco interessata, forse perché è più comodo far fare tutto a qualche plugin o automatismo software che si occupa di creare i file sitemap sollevando webmaster e SEO da un’attenta progettazione.

Il problema con questo approccio è che molti file sitemap non sfruttano appieno le proprie potenzialità; ho quindi pensato di fornire qualche dritta.

L’importanza del priority

Secondo il protocollo sitemap, l’attributo priority va usato per indicare al motore di ricerca quali pagine vorremmo che finissero ben visibili in SERP.

In un certo senso, il valore contenuto nell’attributo priority di ciascun URL può essere considerato un indice di quanto l’URL è per noi importante o strategico.

Quando si parla di “importanza” la memoria va al buon caro vecchio PageRank, che ormai va di moda tacciare di inutilità generica, quando invece ne ha molta se ci si focalizza sul fenomeno dell’indicizzazione.

La relazione tra PageRank e l’attributo priority appare azzeccata perché entrambe gli elementi hanno sicuramente influenza sulle decisioni degli spider riguardanti quanti e quali URL richiedere e, conseguentemente, quanti e quali URL conservare in archivio.

Il primo contributo importante dell’attributo priority consiste dunque nell’aiutare il SEO a far archiviare un maggior numero di pagine del sito, fenomeno che è strategico sopratutto per quei siti grandi che vivono di long tail e pageview.

Sinergia col PageRank

La relazione tra attributo priority e PageRank è ulteriormente cementificata dal fatto che i due elementi possono essere sfruttati in maniera complementare, sinergica.

Quando per ragioni tecniche o di design non è possibile modificare le strutture di navigazione di un sito per conferire maggiore importanza/PageRank ad alcune sezioni o tipologie di risorse, un valore più alto nell’attributo priority di quelle risorse può venire in aiuto sopperendo a quanto non riusciamo a fare attraverso il grafo dei link del sito.

E’ vero anche il contrario: in condizioni in cui non è possibile gestire nel dettaglio i valori che andranno a finire negli attributi priority dei file sitemap, diventa più strategico sfruttare al meglio i link sul sito per assegnare importanza alle risorse che realmente ci interessano.

Per queste ragioni già da tempo io sfrutto le priorità nelle sitemap e la distribuzione del PageRank sul sito come due strumenti sinergici attraverso i quali gestire nel migliore dei modi il concetto di “importanza” da associare alle risorse.

Approccio base

In linea puramente teorica, con un sito che sfrutta i link interni per distribuire importanza alle proprie risorse in perfetta aderenza con gli obiettivi di visibilità e traffico, l’attributo priority delle sitemap XML potrebbe anche non servire.

All’atto pratico, un sito dal linking interno “perfetto” non può esistere e dunque si rendono necessarie le pratiche sopra accennate. Questa affermazione è ancora più vera per quei siti che beneficiano di contenuti generati da utenti e che sono soggetti a modifiche del grafo dei link sul sito operate dagli utenti stessi.

Un buon modo per iniziare a progettare bene dei valori di priorità adeguati consiste nel fare un elenco delle risorse più strategiche del sito e metterle in ordine di importanza.

Per i siti grandi non è ovviamente possibile produrre un elenco esaustivo ma in tal caso è sufficiente elencare in ordine di importanza le categorie in cui le risorse vengono classificate.

L’obiettivo finale è quello di operare una selezione ragionata di quanto il sito contiene e chiarirsi bene le idee su quali risorse beneficerebbero di più di una maggiore visibilità nelle SERP.

Un’obiezione che mi sento fare spesso è: “le risorse sono tutte importanti” ma sicuramente le risorse non sono tutte importanti allo stesso modo.

Il mio consiglio è, in questo contesto, di farvi guidare dal denaro: se avete un e-commerce chiedetevi quali (categorie di) prodotti avete un interesse a vendere più di altre tenendo in considerazione i volumi di ricerche sul web; se avete un sito di news che vende spazi pubblicitari chiedetevi quali temi e tipologie di contenuti vi permettono di intercettare un target ampio o che per propria natura è più propenso a fare più pageview sul sito.

Per dirla tutta, queste considerazioni di importanza dovrebbero essere fatte a monte, prima ancora della fase di progettazione del sito e dell’architettura delle informazioni, che influisce direttamente sul linking interno e quindi sull’assegnazione di importanza alle risorse. Ma questa è fantascienza.

Tornando con i piedi per terra, che ci si fa con l’elenco delle risorse più strategiche ordinate per importanza? Semplice, si usano come base per scegliere quanti e quali URL inserire nella sitemap XML e che priority attribuire loro.

Se tutto è importante, niente è importante

I valori dell’attributo priority vanno da zero a uno, che è il massimo. In mezzo ci sono tanti numeri con virgola che potete sfruttare per stabilire quanto ciascuna risorsa è importante rispetto alle altre.

Queste ultime parole ve le ripeto perché sono determinanti: “quanto ciascuna risorsa è importante rispetto alle altre“. Ho aggiunto anche il neretto, visto?

Se stresso tanto su questo punto è perché a volte ho osservato la tendenza ad attribuire il priority di una risorsa ragionando esclusivamente sulla risorsa stessa e dimenticandosi della sua importanza relativa rispetto a tutto il resto del sito.

Vi faccio un esempio pratico prendendo dei dati reali gentilmente fornitimi da un cliente, che ringrazio.

Quello che segue è un grafico della distribuzione delle priorità in una sitemap XML sottopostomi dal cliente.

Grafico di distribuzione delle priorità in un file sitemap XML

Come potete notare, la stragrande maggioranza degli URL presenta una priorità molto alta e solo una piccola parte possiede una priorità bassa.

Il problema con questo tipo di struttura è che asserire “la maggioranza delle risorse ha priorità identica o simile” non consente di far emergere quelle risorse realmente strategiche rispetto alle altre.

Al mio consiglio di ottenere una curva di distribuzione più “morbida” e che mettesse in risalto un gruppo principale di risorse più importanti di altre, il cliente ha proposto una nuova distribuzione, che è decisamente migliore rispetto alla precedente e che potete osservare nel prossimo grafico.

Grafico con una distribuzione più logica delle priorità di una sitemap XML

Vi consiglio dunque di porvi sempre le domande: “quanto sono stato selettivo?” o “sto mettendo in risalto ciò che realmente è più importante?”.

Pubblicare e migliorare

Una volta abbozzate le priorità come si può essere sicuri che vadano bene? Il metodo migliore è quello di pubblicare il file sitemap XML, eventualmente segnalandolo attraverso il pannello di Google Webmaster Tools, e osservare come reagisce Google nei giorni successivi.

E’ aumentata la quantità giornaliera di pagine richieste dallo spider? Chiede sempre le stesse risorse o risorse diverse (consiglio di dare un’occhiata ai log del web server)? Vi sono modifiche alle posizioni delle pagine strategiche per le keyphrase di riferimento? E’ aumentata la quantità di pagine archiviate da Google? E’ aumentato il numero di differenti landing page dai motori di ricerca? Son salite di posizione le pagine giuste (consiglio di valutare come son cambiati gli indici di apprezzamento da parte degli utenti)?

Se c’è la percezione che qualche risorsa “arranchi” o che le nuove priorità attribuite attraverso la sitemap XML abbiano comportato effetti negativi su specifiche risorse, potrebbe essere una buona idea aumentare leggermente la loro priorità oppure svalutare ulteriormente i gruppi di risorse meno strategiche.

Al di là di questo consiglio chiave, ricordate che giocare con le priorità è nella stragrande maggioranza dei casi un’attività sicura perché, a differenza della modifica di link interni del sito, modificare le priority consente di tornare facilmente e velocemente sui propri passi o di fare test ed esperimenti sui valori che producono risultati migliori.

Benefici conseguibili

In particolare per i siti di una certa grandezza ed in grado di farsi perlustrare in lungo ed in largo da Google, ho osservato in più di un caso che accorte modifiche degli attributi priority hanno condotto ad un crawling più approfondito, ad una quantità maggiore di pagine indicizzate e a più accessi sul sito.

E anche per coloro che non hanno siti particolarmente corposi, un sano tweaking delle priorità basato su ciò che vi sta più a cuore potrebbe portare risultati gradevoli.

Come al solito, vi invito a sperimentare. 🙂

12 Responses to Migliorare l’indicizzazione con le priorità delle sitemap

  1. simo scrive il 7 July 2011 at 10:27

    riassumibile in essere umili e sinceri (anche verso se stessi) oltre alla necessità di fare chiarezza tra le priorità interne del nostro sito. Cosa che da seo torna sempre molto utile ricordare

  2. Gregorio scrive il 7 July 2011 at 10:28

    Non avevo mai posto attenzionae a questo aspetto della sitemap per il mio sito; grazie per l’esposizione che ho letto volentieri e con attenzione

  3. Andrea Moro scrive il 7 July 2011 at 10:29

    Sembra tu abbia qualche problema cone le due immagini pubblicate.

  4. zanna86 scrive il 7 July 2011 at 12:34

    E riguardo al dare priorità alta ai contenuti più nuovi e poi abbassarla in misura del loro invecchiamento? 😉

    • LowLevel scrive il 7 July 2011 at 14:58

      Ciao Zanna, anche quella è una delle tecniche che si può usare, così come quella di gestire le priorità delle singole URL anche in base ai dati di analytics registrati sulla specifica risorsa.

      Però ampliando il discorso alla gestione delle risorse “fresche” preferirei fare dei distinguo, perché penso che quelle tecniche non siano applicabili in tutti i contesti oppure che vi siano strumenti più adatti per raggiungere certi obiettivi (come i feed).

      Un articolo più completo sulla mia modalità di pianificazione degli strumenti di indicizzazione ci starebbe tutto. Spero di aver tempo di scriverlo, prima o poi, perché lo immagino molto ampio.

      Grazie dello spunto. 🙂

  5. simo scrive il 7 July 2011 at 14:47

    @zanna86 … certo si fa 🙂 alcuni plugin di wordpress lo fanno di default

  6. Pingback: 11 SEO-post da leggere sotto l'ombrellone...

  7. Sostanza scrive il 19 July 2011 at 15:34

    Non ero a conoscenza di questa opportunità, sto iniziando a testarla su qualche sito 🙂
    complimenti per l’articolo
    Floriana

  8. Pingback: Risorse e suggerimenti dal Web (27) | LiveNet Blog

  9. luca valente scrive il 29 August 2011 at 15:29

    Su questo thread si afferma che non ci si debba preoccupare più di tanto della priorità: http://www.seroundtable.com/google-sitemaps-priority-13936.html

  10. Pingback: » Posizionamento e webmaster tools, sitemap, analytics...

  11. Francesco scrive il 6 September 2013 at 12:37

    ottimo articolo 🙂
    quale programma hai usato per creare i grafici della curva della priorità?

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

More in Just SEO
Google Panda non c’entra un fico secco

Risorgo dopo qualche settimana di silenzio (e di qualche weekend all'estero) per dare un parere su un fenomeno SEO che...

Close